corsi di formazione
formazione online
Nell’ambito lavorativo, sempre più dinamico e innovativo, è importante se non necessario formarsi per svolgere il proprio lavoro al meglio. L’aggiornamento tramite corsi online è la soluzione giusta per risparmiare tempo e gestire le pause in completa autonomia.
Formazione specifica rischio basso
G) Commercio all’ingrosso e al dettaglio; Riparazione di autoveicoli e motocicli.
I) Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione.
1. Attività finanziare e assicurative.
2. Attività immobiliari.
3. Attività professionali, scientifiche e tecniche.
J) Servizi di informazione e comunicazione.
1. Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento.
2. Altre attività di servizi.
3. Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico. Produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze.
4. Organizzazioni ed organismi extraterritoriali.
– Accordo Stato – Regioni n.221 del 21 dicembre 2011;
– Accordo Stato – Regioni n.153 del 25 luglio 2012;
– Accordo Stato – Regioni n.128 del 07 luglio 2016.
Formazione generale e specifica rischio basso
21/12/2011.
G) Commercio all’ingrosso e al dettaglio. Riparazione di autoveicoli e motocicli. Commercio all’ingrosso e al dettaglio e riparazione di autoveicoli e motocicli. Commercio all’ingresso, escluso quello di autoveicoli e di motocicli. Commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e di motocicli.
I) Attività dei servizi di alloggio e di ristorazione. Alloggio. Attività dei servizi di ristorazione
1. Attività finanziare e assicurative. Attività di servizi finanziari escluse le assicurazioni e i fondi pensione. Assicurazioni, riassicurazioni e fondi, escluse le assicurazioni sociali obbligatorie. Attività ausiliarie dei servizi finanziari e delle attività assicurative.
2. Attività immobiliare. Attività immobiliari.
3. Attività professionali, scientifiche e tecniche. Attività legali e contabilità. Attività di direzione aziendale e di consulenza gestionale. Attività degli studi di architettura e di ingegneria. Collaudi ed analisi tecniche. Ricerca scientifica e sviluppo. Pubblicità e ricerche di mercato. Altre attività professionali, scientifiche e tecniche. Servizi veterinari. Attività di noleggio e leasing operativo. Attività di ricerca, selezione e fornitura di personale. Attività di servizi delle agenzie di viaggio, tour operator e servizi di prenotazione e attività connesse. Servizi di vigilanza ed investigazione. Attività di servizi per edifici e paesaggio. Attività di supporto per le funzioni d’ufficio ed altri servizi di supporto alle imprese.
J) Servizi di informazione e comunicazione. Attività editoriali. Attività di produzione cinematografica, di video e di programmi televisivi, di registrazioni musicali e sonore. Attività di programmazione e trasmissione. Telecomunicazioni. Produzione di software, consulenza informatica e attività connesse. Attività dei servizi di informazione e altri servizi informatici.
R) Attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento. Attività creative, artistiche edi intrattenimento. Biblioteche, archivi, musei ed altre attività culturali. Attività riguardanti le lotterie, le scommesse, le case da gioco. Attività sportive, di intrattenimento e di divertimento.
1. Altre attività di servizi. Organizzazioni associative. Riparazioni computer e di beni per uso personale e per la casa. Altre attività di servizi per la persona.
2. Attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro per personale domestico. Produzione di beni e servizi indifferenziati per uso proprio da parte di famiglie e convivenze.
3.Organizzazioni ed organismi extraterritoriali.
– Accordo Stato – Regioni n.221 del 21 dicembre 2011;
– Accordo Stato – Regioni n.153 del 25 luglio 2012;
– Accordo Stato – Regioni n.128 del 07 luglio 2016.
Ore totali: 8
Modalità: E-LEARNING:
Formazione generale: E-learning: 4 ore Formazione specifica: E-learning: 4 ore
– Cenni sul sistema legislativo in materia di sicurezza dei lavoratori.
– Concetti di rischio.
– Il Sistema istituzionale della prevenzione.
– I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale secondo il D. Lgs. 81/2008: compiti, obblighi e responsabilità.
– Danno, Prevenzione, Protezione.
– Organizzazione della prevenzione aziendale.
– Diritti, doveri e sanzioni per i vari soggetti aziendali.
– Organi di vigilanza, controllo e assistenza.
Modulo specifico (4 ore)
– Rischi infortuni.
– Rischi meccanici generali.
– Rischi specifici (elettrici generali, Cadute dall’alto. Rischi da esplosione. Rischi chimici. Rischi cancerogeni. Rischi biologici. Rischi fisici. Rumore. Vibrazione. Radiazioni. Microclima ed illuminazione. Videoterminali. Stress da lavoro- correlato. Movimentazione manuale dei carichi. Movimentazione merci).
– Macchine e Attrezzature.
– Nebbie, oli fumi, vapori, polveri.
– Etichettatura.
– DPI ed organizzazione del lavoro.
– La sorveglianza sanitaria.
– Ambienti di lavoro.
– Segnaletica.
– Emergenze.
– Le procedure di sicurezza con riferimento al profilo di rischio specifico.
– Procedure di esodo ed incendi.
– Procedure organizzative di primo soccorso.
– Incidenti ed infortuni mancati. Altri rischi
Formazione generale lavoratori
21/12/2011 (Rep. Atti n. 221/CSR) (G.U. n. 8 del 11-1-2012 ).
Il corso di formazione generale e informazione per i lavoratori è rivolto ai datori di lavoro che vogliono mantenere la propria azienda in regola con il decreto legislativo n.81/2008 e s.m.i.
Il decreto obbliga, infatti, il datore di lavoro, a formare ed informare i lavoratori della sua impresa, sui rischi specifici dell’attività svolta all’interno dell’azienda. Il corso per la formazione e l’informazione del lavoratore si occupa di fornire tutte le nozioni principali sugli aspetti della sicurezza, obblighi da rispettare e divieti per la prevenzione dei possibili rischi presenti durante l’attività lavorativa.
– Accordo Stato – Regioni n.221 del 21 dicembre 2011;
– Accordo Stato – Regioni n.153 del 25 luglio 2012;
– Accordo Stato – Regioni n.128 del 07 luglio 2016.
– Cenni sul sistema legislativo in materia di sicurezza dei lavoratori.
– Concetti di rischio.
– Il Sistema istituzionale della prevenzione.
– I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale secondo il D. Lgs. 81/2008: compiti, obblighi e responsabilità.
– Danno, Prevenzione, Protezione.
– Organizzazione della prevenzione aziendale.
– Diritti, doveri e sanzioni per i vari soggetti aziendali.
– Organi di vigilanza, controllo e assistenza.
Dirigenti
La formazione per dirigenti intende fornire un’adeguata e specifica competenza professionale in relazione ai propri compiti in materia di salute e sicurezza del lavoro, articolo 37, comma 7 del d.lgs. n. 81/08, e in relazione agli obblighi previsti all’articolo 18 dello stesso decreto.
– Accordo Stato – Regioni n.221 del 21 dicembre 2011;
– Accordo Stato – Regioni n.153 del 25 luglio 2012;
– Accordo Stato – Regioni n.128 del 07 luglio 2016.
– Sistema legislativo in materia di sicurezza dei lavoratori;
– Organi di vigilanza e le procedure ispettive;
– Soggetti del sistema di prevenzione aziendale (Dlgs 81/08, compiti, obblighi, responsabilità e tutela assicurativa);
– Delega di funzioni;
– La responsabilità civile e penale e la tutela assicurativa;
– La responsabilità amministrativa delle persone giuridiche (Dlgs 231/01);
– I sistemi di qualificazione delle imprese e la patente a punti in edilizia.
Modulo 2: Gestione e organizzazione della sicurezza
– Modelli di organizzazione e di gestione della salute e sicurezza sul lavoro (art. 30 D.lgs. 81/08);
– Gestione della documentazione tecnica amministrativa;
– Obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opera o di somministrazione;
– Organizzazione della prevenzione incendi, primo soccorso e gestione delle emergenze;
– Modalità di organizzazione e di esercizio della funzione di vigilanza delle attività lavorative e in ordine all’adempimento degli obblighi previsti art. 18 comma 3 bis D.lgs. 81/08;
– Ruolo del RSPP/ASPP.
Modulo 3: Criteri e strumenti per la valutazione dei rischi
– Il rischio da stress lavoro correlato;
– Rischio ricollegabile alle differenze di genere, età, provenienza da altri paesi e dalla tipologia contrattuale;
– Il rischio da interferenze e lavori in appalto;
– Misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione in base ai fattori di rischio;
– Considerazione degli infortuni mancati e delle risultanze delle attività di partecipazione dei lavoratori e dei preposti;
– I DPI;
– La sorveglianza sanitaria.
Modulo 4: Comunicazione, informazione, consultazione
– Competenze relazionali e consapevolezza del ruolo;
– Importanza strategica dell’informazione, della formazione e dell’addestramento quali strumenti di conoscenza della realtà aziendale;
– Tecniche di comunicazione;
– Lavoro di gruppo e gestione dei conflitti;
– Consultazione e partecipazione degli RLS;
– Natura, funzioni e modalità di nomina o di elezione degli RLS.
Privacy rischio basso
– Testo Unico Privacy (D.Lgs. 196/2003)
– Provvedimenti e Linee Guida del Garante Privacy
LEZIONE 1: il nuovo codice, trattamento dei dati personali, diritti dell’interessato, consenso, dato sensibile, titolare, responsabile e incaricato del trattamento, informativa, autorizzazione e comunicazione, misure di sicurezza.
LEZIONE 2: misure semplificate, misure minime di sicurezza, strumenti elettronici, autenticazione informatica, credenziali di autenticazione, sistema di autorizzazione, i profili di autorizzazione.
Quiz game e test finale.
Privacy rischio medio
– Testo Unico Privacy (D.Lgs. 196/2003)
– Provvedimenti e Linee Guida del Garante Privacy
LEZIONE 1: il nuovo codice, trattamento dei dati personali, diritti dell’interessato, consenso, dato sensibile, titolare, responsabile e incaricato del trattamento, informativa, autorizzazione e comunicazione, misure di sicurezza.
LEZIONE 2: misure semplificate, misure minime di sicurezza, strumenti elettronici, autenticazione informatica, credenziali di autenticazione, sistema di autorizzazione, i profili di autorizzazione.
Quiz game e test finale.
Privacy rischio alto
– Testo Unico Privacy (D.Lgs. 196/2003)
– Provvedimenti e Linee Guida del Garante Privacy
– Glossario della Privacy
– Le FAQ della privacy
– D. Lgs 193 Allegato B
– Privacy D. Lgs 196 del 2003
– Amministratori della Privacy
– Codice in materia di protezione dei dati personali
– La trasparenza dei siti web della PA
– Linee guida in materia di attività promozionale
– Normativa 675
Aggiornamento preposto
In conformità a quanto previsto dall’Accordo, gli argomenti trattati dal corso riguardano le significative evoluzioni delle azioni di prevenzione e protezione nella salvaguardia e tutela della sicurezza e salute nei luoghi di lavoro.
Particolare attenzione è rivolta alle applicazioni pratiche e agli approfondimenti esemplificativi relativi agli aspetti giuridico-normativi, all’organizzazione e alla gestione della sicurezza in azienda dopo il D.lgs. 81/2008, alle nuove modalità di gestione della formazione dei lavoratori, agli aggiornamenti su fonti di rischio e misure di prevenzione.
– Accordo Stato – Regioni n.221 del 21 dicembre 2011;
– Accordo Stato – Regioni n.153 del 25 luglio 2012;
– Accordo Stato – Regioni n.128 del 07 luglio 2016.
– La formazione e l’Accordo Stato-Regioni
– Il sistema di prevenzione aziendale: ruoli, obblighi e organizzazione
– La nuova organizzazione della sicurezza dopo il D.Lgs. 81/2008: misure di prevenzione e protezione per affrontare i rischi, relativi al livello indicato, nei luoghi di lavoro.
Aggiornamento dirigenti
Il corso per dirigenti intende fornire un’adeguata e specifica competenza professionale in relazione ai propri compiti in materia di salute e sicurezza del lavoro, articolo 37, comma 7 del d.lgs. n. 81/08, e in relazione agli obblighi previsti all’articolo 18 dello stesso decreto.
– Accordo Stato – Regioni n.221 del 21 dicembre 2011;
– Accordo Stato – Regioni n.153 del 25 luglio 2012;
– Accordo Stato – Regioni n.128 del 07 luglio 2016.
– Aggiornamenti tecnici sui rischi ai quali sono esposti i lavoratori;
– Aggiornamento su organizzazione e gestione della sicurezza in azienda;
– Fonti di rischio e relative misure di prevenzione.
Aggiornamento ASPP modulo B (1 annualità)
Il corso di aggiornamento si riferisce alla prima annualità e riguarda gli aspetti giuridico- normativi della sicurezza sul lavoro.
In relazione ai compiti di RSPP il corso riguarderà evoluzioni, innovazioni, applicazioni pratiche e approfondimenti collegate al contesto produttivo e ai rischi specifici del settore.
– Accordo Stato – Regioni del 07/07/2016.
– Conversazione 81
– La filosofia del d.lgs. n. 81
– Tutela della salute e sicurezza
– Figure della Sicurezza
– Il ruolo dei lavoratori
– Organismi paritetici
– Benessere Organizzativo
– Accordo Stato Regioni 7 Luglio 2016
Aggiornamento ASPP modulo B (2 annualità)
In relazione ai compiti di RSPP il corso riguarderà evoluzioni, innovazioni, applicazioni pratiche e approfondimenti collegate al contesto produttivo e ai rischi specifici del settore.
– Accordo Stato – Regioni del 07/07/2016.
– Sistema sicurezza aziendale 2
– Sistema Istituzionale Sicurezza
– Consultazione e partecipazione RLS
– I sistemi di certificazione
– LA ISO 9001 2015
– SGSL
– Responsabilità 231
– Accordo stato regioni 2016
– Ritorno da un futuro sicuro
Aggiornamento ASPP modulo B (3 annualità)
In relazione ai compiti di RSPP il corso riguarderà evoluzioni, innovazioni, applicazioni pratiche e approfondimenti collegate al contesto produttivo e ai rischi specifici del settore.
– Accordo Stato – Regioni del 07/07/2016.
– Agenti Biologici
– Agenti Cancerogeni
– Agenti chimici
– Quiz Game Chimico
– MMC
– REGOLAMENTO UE DPI 2016/425
– Antincendio
– Attività svolte presso terzi
– Sollevare e trasportare correttamente i carichi
Aggiornamento ASPP modulo B (4 annualità)
In relazione ai compiti di RSPP il corso riguarderà evoluzioni, innovazioni, applicazioni pratiche e approfondimenti collegate al contesto produttivo e ai rischi specifici del settore.
– Accordo Stato – Regioni del 07/07/2016.
– FAQ Campi Elettromagneticii
– Stress Lavoratori
– Il rischio ricollegabile alle differenze di genere
– DPI
– Sorvegianza Sanitaria
– Segnaletica
– La valutazione dei rischi
– PS
– Cosa fare PS
Aggiornamento ASPP modulo B (5 annualità)
In relazione ai compiti di RSPP il corso riguarderà evoluzioni, innovazioni, applicazioni pratiche e approfondimenti collegate al contesto produttivo e ai rischi specifici del settore.
– Accordo Stato – Regioni del 07/07/2016.
– FLeadership e la partecipazione dei lavoratori
– Consultazione aziendale
– Tecniche di comunicazione
– La comunicazione e-learning
– Formazione e piani di formazione
– Lavoriamo Insieme
– Sicurezza e organizzazione
– Banca Dati
Aggiornamento ASPP
– Accordo Stato – Regioni del 07/07/2016.
– Sistemi di gestione e processi organizzativi;
– Fonti di rischio specifiche dell’attività lavorativa o del settore produttivo dove viene esercitato il ruolo compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, quelli collegati allo stress lavoro-correlato, quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro;
– Tecniche di comunicazione, volte all’informazione e formazione dei lavoratori in tema di promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Aggiornamento Coordinatore della Sicurezza
– Accordo Stato – Regioni del 07/07/2016.
– Metodologie per l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi (dal Titolo I del nuovo D.lgs. 81/08: cenni sull’elaborazione del DVR, DUVRI.
– Piano delle Emergenze e Registro antincendio.
– La legislazione specifica in materia di salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e nei lavori in quota. (Il Titolo IV del nuovo D.lgs. 81/08 in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro).
– Obblighi documentali da parte dei committenti, coordinatori per la sicurezza e imprese.
– I Rapporti dei Coordinatori con la Committenza, i Progettisti, la Direzione lavori, i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
– I contenuti del Piano di sicurezza e di coordinamento, del Piano sostitutivo di sicurezza e del Piano Operativo di sicurezza.
– L’Organizzazione della sicurezza in Cantiere.
– L’elaborazione del PSC.
– L’elaborazione del Piano Operativo di Sicurezza.
– L’elaborazione del Fascicolo.
– L’Elaborazione del PiMUS (Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio dei ponteggi).
– Nuovi Decreti e Circolari attuativi al D.lgs. 81/08.
Piattaforme di Lavoro Mobili Elevabili-PLE con stabilizzatori
– Accordo Stato – Regioni del 07/07/2016
– Accordo Stato – Regioni del 22/02/2012
– responsabilità dell’operatore. Modulo 2 – tecnico
– categorie di PLE: i vari tipi di PLE e descrizione delle caratteristiche generali e specifiche.
– componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio elevabile;
– Dispositivi di comando e di sicurezza: individuazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, individuazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione.
– Controlli da effettuare prima dell’utilizzo: controlli visivi e funzionali.
– DPI specifici da utilizzare con le PLE: caschi, imbracature, cordino di trattenuta e relative modalità di utilizzo inclusi i punti di aggancio in piattaforma.
– Modalità di utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione dei rischi
– Procedure operative di salvataggio: modalità di discesa in emergenza. Modulo 3 – pratico
– Individuazione del componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio più ricorrenti nell’utilizzo delle PLE (rischi di elettrocuzione, rischi ambientali, di caduta dall’alto, ecc.); spostamento e traslazione, posizionamento e stabilizzazione, azionamenti e manovre, rifornimento e parcheggio in modo sicuro a fine lavoro.
Piattaforme di Lavoro Mobili Elevabili-PLE senza stabilizzatori
– Accordo Stato – Regioni del 07/07/2016
– Accordo Stato – Regioni del 22/02/2012
– responsabilità dell’operatore. Modulo 2 – tecnico
– categorie di PLE: i vari tipi di PLE e descrizione delle caratteristiche generali e specifiche.
– componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio elevabile;
– Dispositivi di comando e di sicurezza: individuazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, individuazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione.
– Controlli da effettuare prima dell’utilizzo: controlli visivi e funzionali.
– DPI specifici da utilizzare con le PLE: caschi, imbracature, cordino di trattenuta e relative modalità di utilizzo inclusi i punti di aggancio in piattaforma.
– Modalità di utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione dei rischi
– Procedure operative di salvataggio: modalità di discesa in emergenza. Modulo 3 – pratico
– Individuazione del componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio più ricorrenti nell’utilizzo delle PLE (rischi di elettrocuzione, rischi ambientali, di caduta dall’alto, ecc.); spostamento e traslazione, posizionamento e stabilizzazione, azionamenti e manovre, rifornimento e parcheggio in modo sicuro a fine lavoro.
Piattaforme di Lavoro Mobili Elevabili-PLE con e senza stabilizzatori
– Accordo Stato – Regioni del 07/07/2016
– Accordo Stato – Regioni del 22/02/2012
– responsabilità dell’operatore. Modulo 2 – tecnico
– categorie di PLE: i vari tipi di PLE e descrizione delle caratteristiche generali e specifiche.
– componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio elevabile;
– Dispositivi di comando e di sicurezza: individuazione dei dispositivi di comando e loro funzionamento, individuazione dei dispositivi di sicurezza e loro funzione.
– Controlli da effettuare prima dell’utilizzo: controlli visivi e funzionali.
– DPI specifici da utilizzare con le PLE: caschi, imbracature, cordino di trattenuta e relative modalità di utilizzo inclusi i punti di aggancio in piattaforma.
– Modalità di utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione dei rischi
– Procedure operative di salvataggio: modalità di discesa in emergenza. Modulo 3 – pratico
– Individuazione del componenti strutturali: sistemi di stabilizzazione, livellamento, telaio, torretta girevole, struttura a pantografo/braccio più ricorrenti nell’utilizzo delle PLE (rischi di elettrocuzione, rischi ambientali, di caduta dall’alto, ecc.); spostamento e traslazione, posizionamento e stabilizzazione, azionamenti e manovre, rifornimento e parcheggio in modo sicuro a fine lavoro.
Gru per Autocarri
81/08 e nell’ultimo accordo Stato Regioni in materia di formazione per l’utilizzo di attrezzature di
lavoro per le quali è richiesta una specifica abilitazione degli operatori, in particolare per la
conduzione delle gru per autocarro, definite come gru a motore comprendente una colonna, che ruota
intorno ad una base ed un gruppo di bracci che è applicato alla sommità della colonna. La gru è montata
di regola su un veicolo (eventualmente su un rimorchio, su una trattrice o su una base fissa) ed è
progettata per caricare e scaricare il veicolo. Nello specifico il corso prepara per la conduzione di
gru per autocarro. /div>
– Accordo Stato – Regioni del 07/07/2016.
– Accordo Stato – Regioni del 22/02/2012;
– Accordo Stato – Regioni del 07/07/2016.
(modulo teorico) + Aula e area attività (modulo pratico)
Modulo 1 – giuridico normativo
– Cenni di normativa generale in materia di igiene e sicurezza del lavoro con particolare
riferimento ai lavori in quota ed all’uso di attrezzature di lavoro per le operazioni di
movimentazione dei carichi;
– Responsabilità dell’operatore.
– Terminologia, caratteristiche delle diverse tipologie di gru per autocarro con riferimento alla
posizione di installazione, loro movimenti e equipaggiamenti di sollevamento, modifica delle
configurazioni in funzione degli accessori installati.
– Nozioni elementari di fisica per poter valutare la massa di un carico e per poter apprezzare le
condizioni di equilibrio di un corpo, oltre alla valutazione dei necessari attributi che consentono
il mantenimento dell’insieme gru con carico appeso in condizioni di stabilità.
Modulo 2 – tecnico
– Condizioni di stabilità di una gru per autocarro: fattori ed elementi che influenzano la
stabilità.
– Caratteristiche principali e principali componenti delle gru per autocarro.
– Tipi di allestimento e organi di presa.
– Dispositivi di comando a distanza.
– Contenuti delle documentazioni e delle targhe segnaletiche in dotazione delle gru per autocarro.
– Utilizzo delle tabelle di carico fornite dal costruttore.
– Principi di funzionamento, di verifica e di regolazione dei dispositivi limitatori, indicatori, di
controllo.
– Principi generali per il trasferimento, il posizionamento e la stabilizzazione.
– Modalità di utilizzo in sicurezza e rischi: analisi e valutazione dei rischi più ricorrenti
nell’utilizzo delle gru per autocarro (caduta del carico, perdita di stabilità della gru per
autocarro, urto di persone con il carico o con la gru, rischi connessi con l’ambiente, quali vento,
ostacoli, linee elettriche, ecc., rischi connessi alla non corretta stabilizzazione).
– Segnaletica gestuale
– Individuazione dei componenti strutturali: base, telalo e controtelaio, sistemi di
stabilizzazione, colonna, gruppo bracci.
– Dispositivi di comando e di sicurezza: identificazione dei dispositivi di comando (comandi
idraulici e elettroidraulici, radiocomandi) e loro funzionamento (spostamento, posizionamento ed
operatività), identificazione del dispositivi di sicurezza e loro funzione.
– Controlli pre-utilizzo: controlli visivi e funzionali della gru per autocarro e dei componenti
accessori, dei dispositivi di comando, di segnalazione e di sicurezza, previsti dal costruttore nel
manuale di istruzioni dell’attrezzatura. Manovre della gru per autocarro senza carico (sollevamento,
estensione, rotazione, ecc.) singole e combinate.
– Controlli prima del trasferimento su strada: verifica delle condizioni di assetto (struttura di
sollevamento e stabilizzatori).
– Pianificazione delle operazioni del sollevamento: condizioni del sito di lavoro (pendenze,
condizioni del piano di appoggio), valutazione della massa del carico, determinazione del raggio,
configurazione della gru per autocarro, sistemi di imbracatura, ecc.
– Posizionamento della gru per autocarro sul luogo di lavoro: posizionamento della gru rispetto al
baricentro del carico, delimitazione dell’area di lavoro, segnaletica da predisporre su strade
pubbliche, messa in opera di stabilizzatori, livellamento della gru. Procedure per la messa in opera
di accessori, bozzelli, stabilizzatori, jib, ecc.,
Modulo 3 – pratico
– Effettuazione di esercitazioni di presa/aggancio del carico per il controllo della rotazione,
dell’oscillazione, degli urti e del posizionamento del carico. Operazioni in prossimità di ostacoli
fissi o altre gru (interferenza). Movimentazione dicarichi di uso comune e carichi di forma
particolare quali: carichi lunghi e flessibili, carichi piani con superficie molto ampia, carichi di
grandi dimensioni. Manovre di precisione per il sollevamento, il rilascio ed il posizionamento dei
carichi in posizioni visibili e non visibili.
– Utilizzo di accessori di sollevamento diversi dal gancio
(polipo, benna, ecc.). Movimentazione di carichi con accessori di sollevamento speciali. Imbracature
di carichi.
– Manovre di emergenza: effettuazione delle manovre di emergenza per il recupero del carico.
– Prove di comunicazione con segnali gestuali e via radio.
– Operazioni pratiche per provare il corretto funzionamento dei dispositivi limitatori, indicatori e
di posizione.
– Esercitazioni sull’uso sicuro, gestione di situazioni di emergenza e compilazione del registro di
controllo.
– Messa a riposo della gru per autocarro: procedure per il rimessaggio di accessori, bozzelli,
stabilizzatori, jib, ecc.
teorici) si svolgerà una prova intermedia di verifica consistente in un questionario a risposta
multipla concernente anche quesiti sui DPI. Il superamento della prova, che si intende superata con
almeno il 70% delle risposte esatte, consentirà il passaggio ai moduli pratici specifici. Il mancato
superamento della prova comporta la ripetizione dei due moduli.
Al termine di ognuno dei moduli pratici (al di fuori dei tempi previsti per i moduli pratici) avrà
luogo una prova pratica di verifica finale. Il mancato superamento della prova di verifica finale
comporta l’obbligo di ripetere il modulo pratico.
settore della prevenzione, sicurezza e salute nei luoghi di lavoro e da personale con esperienza
professionale pratica.
all’allegato II dell’Accordo Stato – Regioni del 7 luglio 2016. In caso di svolgimento in aula il
corso sarà erogato, secondo un calendario prestabilito, in una delle sedi più vicine dislocate sul
territorio nazionale. È possibile ammettere un numero massimo di partecipanti ad ogni corso pari a
35 unità.
Progettista di impianti Fotovoltaici
– Generalità Unità di misura
– Irraggiamento Solare Principio di funzionamento La cella Fotovoltaica
– Dal Modulo al Campo
Modulo 2
– Moduli Fotovoltaici Tipi di Moduli
– La comunicazione e-learning
– Prove meccaniche e smaltimento Caratteristiche elettriche
– Moduli Innovativi
– Quale Modulo Scegliere
Modulo 3
– Conversione della Potenza Funzioni del Sistema di Conversioni Tipo di Conversione
– Scelta del sistema di Conversione
Modulo 4
– Strutture di Sostegno
Modulo 5
– Parametri economici di un investimento RID e SPP
– Le detrazioni fiscali Certificati Bianchi TEE Business Plan
Modulo 6
– TICA
– Norme tecniche
Modulo 7
– Redazione del progetto secondo normativa Cavi Elettrici
– Protezione, manovra e sezionamento Messa a terra
– Protezione contro i fulmini
Modulo 8
– Stima della radiazione solare Producibilità e dimensionamento Verifiche tecnico funzionali Pulizia pannelli
Modulo 9
– Titolo Autorizzativo GSE
– Terna – Gaudi
Modulo 10
– Esempio ABB
Auditor 22000
Responsabili di Sistemi di Gestione Sicurezza Alimentare o personale attivamente coinvolto in mansioni all’interno dei Sistemi stessi;
Coloro che si occupano della gestione e del coordinamento di un Sistema di Gestione della Sicurezza Alimentare,
Consulenti di Sistemi di Gestione della Sicurezza Alimentare;
Auditor Interni in altre discipline che desiderano migliorare il proprio profilo professionale al fine di acquisire maggiori professionalità e competenze nell’ambito del settore alimentare.
– Analizzare i requisiti della norma in modo puntuale e concreto;
– Preparare, pianificare ed eseguire in modo efficace ed efficiente audit interni secondo la Norma ISO 22000 e le prescrizioni della Norma ISO 19011;
– Predisporre e sviluppare check-list di audit;
– Definire ruoli e responsabilità del Valutatore Interno di un Sistema di Gestione della Sicurezza Alimentare;
– Verificare se le prassi aziendali seguite sono conformi ai requisiti della Norma ISO 22000.
La struttura della norma ISO 22000:2005;
Corso Transizione ISO 9001
– Identificare eventuali non conformità o criticità del sistema e proporre adeguate azioni correttive.
– Impostare e aggiornare la documentazione di un SGQ ISO 9001:2008.
– La nuova struttura, la Annex SL.
– I cambiamenti della “ISO 9001:2015”: Contesto dell’organizzazione, Le informazioni documentate, Il rischio nella ISO 9001:2015;
– Gli audit nella ISO 9001:2015.
– Cenni sulle nuove ISO 14001 e ISO 45001
– Esercitazioni.
Privacy Officer e Consulente della Privacy
– Possiede competenze specifiche sulla protezione dei dati personali e approfondite conoscenze della normativa che la regolamentano;
– Fornisce tutto il supporto e la consulenza necessaria all’azienda, per progettare, verificare e mantenere un Sistema Organizzativo di Gestione dei dati personali o Sistema Privacy, comprendente l’adozione di un insieme di idonee misure organizzative e di sicurezza, finalizzate alla tutela e alla salvaguardia del patrimonio di dati e informazioni personali gestite dall’azienda, assicurando per esse un elevato grado di sicurezza e riservatezza.
– Il Privacy Officer & Consulente della Privacy : nozioni fondamentali
– Panoramica generale sul D.lgs. 196/2003
– Tipologie di dati e trattamento
– I diritti dell’interessato
– Informativa e consenso
– Le figure chiave della privacy previste dalla normativa: formalità e attribuzione dei compiti
– Analisi dei rischi
– Misure minime di sicurezza e misure idonee
– Quando è obbligatorio fare la notificazione al Garante Privacy
– Allegato B: modalità tecniche da adottare in caso di trattamento dei dati con strumenti elettronici
– Modalità di tutela dei dati per i documenti cartacei
– Il DPS: l’utilità della documentazione degli adempimenti sulla sicurezza, nonostante l’abrogazione
– Il Codice della Privacy e gli interventi formativi al personale
– Il Garante della Privacy: attività e compiti
– Le sanzioni amministrative
– Gli illeciti penali
MODULO 2 – Le attività del Privacy Officer & Consulente della Privacy nei vari contesti aziendali;
– Il Privacy Officer & Consulente della Privacy nei vari contesti aziendali
– Il controllo del lavoro ex L. 300/70 e i controlli meramente difensivi
– La videosorveglianza
– L’Amministratore di Sistema
– I controlli tecnologici sul lavoro (postazione di lavoro, e-mail, internet)
– Biometria collegata al lavoro e ai luoghi di lavoro e per ragioni di sicurezza
– Le attività di business to business e la privacy
– Le associazioni e la privacy: semplificazioni e complicazioni
– Cronaca e privacy: dal bollettino aziendale alle notizie di stampa
– Dati personali in ambito sanitario: altre misure idonee
– Il marketing senza strumenti automatizzati e il telemarketing
– Il marketing con strumenti automatizzati (email, sms, fax)
– Profilazioni e pubblicità comportamentale
– Obbligo di notificazione al Garante di trattamenti particolari: in quali casi e come si effettua
– Conservazione dei dati di traffico per fatturazione o repressione dei reati
– Privacy, finalità difensive e recupero crediti
– Privacy e informazioni commerciali e sull’affidabilità economica
– Il cloud computing come servizio tecnologico esternalizzato: profili privacy
– I trasferimenti di dati all’estero: BCR e clausole UE
MODULO 3 – Le attività del Privacy Officer e Consulente della Privacy integrate con i Sistemi Qualità, Sicurezza informatica e Modello Organizzativo 231;
– Relazioni con altri Sistemi Organizzativi Aziendali
– Relazioni tra Sistema Qualità Aziendale e Sistema di Gestione Privacy
– Relazioni tra Sistema Sicurezza Informatica e Sistema di Gestione Privacy
– Adeguamento del Modello Organizzativo 231 in tema di Privacy:
– Pianificazione delle attività
– Identificazione dei referenti aziendali
– Raccolta dei dati
– Formalizzazione delle azioni di adeguamento
– Supporto nella messa in atto delle azioni di miglioramento
– Preparazione dei documenti
– La verifica dei documenti
– La formazione interna al personale
– Il monitoraggio e lo stato di avanzamento delle attività
– La valutazione del servizio e gestione degli aspetti relazionali
– Le azioni in caso di anomalie: rilievo, gestione, correzioni
– Integrazione degli adempimenti della Privacy con il Sistema Qualità e Sicurezza Informatica
– Aspetti documentali (procedure, manuale, etc.)
– Aspetti applicativi
– Tecniche di Audit e verifica adeguamento Privacy
– Pianificazione e programmazione dell’Audit
– Analisi della documentazione aziendale
– Check-list di Audit
– Valutazione dei risultati
– Stesura del rapporto
– Azioni successive all’audit
il percorso formativo.
Dott. Vittorio Trinetta – Esperto in materia di privacy e sistemi di gestione.
Aggiornamento Preposti rischio basso
– La formazione e l’Accordo Stato-Regioni
– Il sistema di prevenzione aziendale: ruoli, obblighi e organizzazione La nuova organizzazione della sicurezza dopo il D.Lgs. 81/2008: misure di prevenzione e protezione per affrontare i principali rischi nei luoghi di lavoro.
Aggiornamento Preposti rischio medio
– La formazione e l’Accordo Stato-Regioni
– Il sistema di prevenzione aziendale: ruoli, obblighi e organizzazione
– La nuova organizzazione della sicurezza dopo il D.Lgs. 81/2008: misure di prevenzione e protezione per affrontare i principali rischi nei luoghi di lavoro.
Aggiornamento Preposti rischio alto
– La formazione e l’Accordo Stato-Regioni
– Il sistema di prevenzione aziendale: ruoli, obblighi e organizzazione
– La nuova organizzazione della sicurezza dopo il D.Lgs. 81/2008: misure di prevenzione e protezione per affrontare i principali rischi nei luoghi di lavoro.
Aggiornamento HACCP - Rischio Medio
– personale addetto alla sola somministrazione nelle mense;
– camerieri (personale di sala presso attività di ristorazione);
– personale addetto alla vendita dei prodotti ortofrutticoli ed al trasporto degli alimenti sfusi che necessitano di controllo della temperatura (ex art. 44, D.P.R. n. 327/80).
D.P.R. 327/80; Reg. 178/2002; Reg. n.852-853-854-882/2004; Pacchetto Igiene.
– accenni alle specifiche norme di settore;
– igiene personale;
– igiene delle strutture e delle attrezzature;
– buone prassi di lavorazione relativamente alle specifiche mansioni.
MODULO 1. Obiettivi e Normativa:
– obiettivi e destinatari del corso;
– accenni sulle principali norme in materia di alimenti.
MODULO 2. Igiene Individuale e dei Luoghi di lavoro:
1. comportamenti del personale:
– igiene della persona;
– procedure specifiche.
2. igiene del processo:
– diagrammi di flusso;
– ricevimento e stoccaggio;
– preparazione e cottura;
– conservazione a freddo e a caldo;
– riscaldamento e raffreddamento.
3. igiene ambientale:
– monitoraggio e lotta agli infestanti;
– smaltimento rifiuti;
– sanificazione.
MODULO 3. Igiene delle strutture e delle attrezzature:
1. procedure di autocontrollo:
– analisi specifica delle problematiche delle varie aziende alimentari;
– analisi delle strutture edilizie e delle attrezzature.
MODULO 4. Buone prassi di lavorazione:
1. procedura di verifica delle specifiche mansioni.
Aggiornamento RSPP - Datore di lavoro rischio basso
– D.M. 16.01.1997;
– D.lgs. 195/03;
– Accordo Stato – Regioni del 21/12/2011;
– Accordo Stato – Regioni del 07/07/2016.
– sistemi di gestione e processi organizzativi;
– fonti di rischio, compresi i rischi di tipo ergonomico;
– tecniche di comunicazione, volte all’informazione e formazione dei lavoratori in tema di promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Aggiornamento RSPP - Datore di lavoro rischio medio
– D.M. 16.01.1997;
– D.lgs. 195/03;
– Accordo Stato – Regioni del 21/12/2011;
– Accordo Stato – Regioni del 07/07/2016.
– sistemi di gestione e processi organizzativi;
– fonti di rischio, compresi i rischi di tipo ergonomico;
– tecniche di comunicazione, volte all’informazione e formazione dei lavoratori in tema di promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Aggiornamento RSPP - Datore di lavoro rischio alto
– D.M. 16.01.1997;
– D.lgs. 195/03;
– Accordo Stato – Regioni del 21/12/2011;
– Accordo Stato – Regioni del 07/07/2016.
– sistemi di gestione e processi organizzativi;
– fonti di rischio, compresi i rischi di tipo ergonomico;
– tecniche di comunicazione, volte all’informazione e formazione dei lavoratori in tema di promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
Aggiornamento per Coordinatore della Sicurezza
– Accordo Stato – Regioni del 07/07/2016.
– Metodologie per l’individuazione, l’analisi e la valutazione dei rischi (dal Titolo I del nuovo D.lgs. 81/08: cenni sull’elaborazione del DVR, DUVRI.
– Piano delle Emergenze e Registro antincendio.
– La legislazione specifica in materia di salute e sicurezza nei cantieri temporanei o mobili e nei lavori in quota. (Il Titolo IV del nuovo D.lgs. 81/08 in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro).
– Obblighi documentali da parte dei committenti, coordinatori per la sicurezza e imprese.
– I Rapporti dei Coordinatori con la Committenza, i Progettisti, la Direzione lavori, i Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
– I contenuti del Piano di sicurezza e di coordinamento, del Piano sostitutivo di sicurezza e del Piano Operativo di sicurezza.
– L’Organizzazione della sicurezza in Cantiere.
– L’elaborazione del PSC.
– L’elaborazione del Piano Operativo di Sicurezza.
– L’elaborazione del Fascicolo.
– L’Elaborazione del PiMUS (Piano di Montaggio, Uso e Smontaggio dei ponteggi).
– Nuovi Decreti e Circolari attuativi al D.lgs. 81/08.
Auditor Interno ISO 14001
– Professionisti che intendano accedere alla carriera di auditor/lead auditor.
– Organizzazioni complesse che intendano qualificare sia i propri auditor interni che gli specialisti per la valutazione dei fornitori.
– identificare eventuali non conformità o criticità del sistema e proporre adeguate azioni correttive
– individuare e proporre opportunità di miglioramento
– UNI EN ISO 14001:2004;
– Problematiche ambientali e sviluppo sostenibile
– Innovazioni gestionali: normative volontarie, UNI EN ISO 14001 e regolamento (CE) 761/01 (EMAS).
– Schema di certificazione EMAS e procedura di certificazione UNI EN ISO 14001. Aspetti ambientali e legislativi
– La Gestione Ambientale
– Audit interni e riesame della direzione Regolamento Europeo 761/2001 (CE) “EMAS”
– La Dichiarazione Ambientale
– MODULO 2
– Tecniche e modalità operative di analisi ambientale Indicatori ambientali e di performance
– Valutazione della prestazione ambientale
– Norme in materia ambientale (Testo Unico Ambientale) Verifica legislativa ambientale
– MODULO 3
– Le nuove definizioni Classificazione dei rifiuti
– La responsabilità nella gestione dei rifiuti Albo nazionale gestori Ambientali
– La tracciabilità dei rifiuti Le sanzioni
– MODULO 4
– Competenze, conoscenze e capacità richieste ad un auditor
– Introduzione agli audit Preparazione dell’ audit Effettuare la verifica Condurre una verifica
– Non conformità e azioni correttive
– MODULO 5
– Domande teoriche
– Controllo di un manuale ambientale Rapporto di audit
– Casi studio
Coordinatore della Sicurezza
– Accordo Stato – Regioni del 07/07/2016.
– Le figure coinvolte nel processo dei cantieri temporanei e mobili – dalle opere semplici alle opere complesse;
– Norme e regole di base in materia di sicurezza e di igiene sul lavoro e loro evoluzione –Normativa europee e relativa valenza;
– Figure interessate alla realizzazione dell’opera: i compiti, gli obblighi, le responsabilità civili e penali. I coordinamenti nel cantiere;
– La legge quadro in materia di lavori pubblici ed i principali decreti attuativi;
– AI soggetti del Sistema di prevenzione Aziendale: il datore di lavoro, il dirigente, il RSPP, il preposto, il RLS;
– La legislazione specifica in materia di salute e sicurezza nei cantieri
– temporanei o mobili e nei lavori in quota;
– ll Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro con
– particolare riferimento al Titolo I;
– ll titolo IV del Testo Unico in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro.
– La norma e correlazione con il titolo I.
Modulo Pratico 14 ore:
– Esempio PSC per il rifacimento della facciata di un fabbricato. Problematiche e metodologie;
– Esempio PSC per un cantiere di recupero. Problematiche e metodologie;
– Esempi di Piani Operativi di Sicurezza e di Piani Sostitutivi di Sicurezza;
– Esempio PSC per il rifacimento della facciata di un fabbricato. Problematiche e metodologie
– Esempio PSC per la costruzione di un fabbricato per civili abitazioni. Problematiche e metodologie;
– Simulazione sul ruolo del Coordinatore per la Sicurezza in fase di esecuzione;
– Esempio PSC per la costruzione di un fabbricato per civili abitazioni. Problematiche e metodologie.
– Simulazione al fine di valutare le competenze tecnico-professionali;
– Test finalizzati a verificare le competenze cognitive.
Corso di aggiornamento per RSPP modulo B
– Accordo Stato – Regioni del 07/07/2016.
– sistemi di gestione e processi organizzativi;
– fonti di rischio specifiche dell’attività lavorativa o del settore produttivo dove viene esercitato il ruolo compresi quelli riguardanti gruppi di lavoratori esposti a rischi particolari, quelli collegati allo stress lavoro-correlato, quelli riguardanti le lavoratrici in stato di gravidanza, nonché quelli connessi alle differenze di genere, all’età, alla provenienza da altri Paesi e quelli connessi alla specifica tipologia contrattuale attraverso cui viene resa la prestazione di lavoro;
– tecniche di comunicazione, volte all’informazione e formazione dei lavoratori in tema di promozione della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro.
ESPERTO 231/01
1. Evoluzione Normativa 231/01:
– Disciplina Normativa Ante D.Lgs. n. 231/2001;
– Disciplina Normativa Post D.Lgs. n. 231/2001.
2. Elementi descriventi della Normativa:
– Interesse vantaggio;
– Rapporto funzionale;
– Attuazione reato presupposto.
3. Soggetti apicali (Commissione reato).
4. Soggetti sottoposti (Commissione reato).
5. Ambito di applicazione normativa:
– Imprese individuali (Focus);
– Imprese collettive (Focus);
– Casi di esclusione.
6. Ambito di Applicazione:
– Principio di Legalità;
– Successione Leggi nel tempo;
– Reati commessi all’estero;
– Reati commessi da Organizzazioni straniere sul territorio Italiano;
– La realtà dei gruppi.
7. Obbligatorietà del Modello.
8. Test di verifica intermedio.
MODULO 2 – Vigilanza e Sanzioni (durata 8 ore)
1. Sanzioni:
– Sanzione pecuniaria;
– Sanzione interdittiva;
– Pubblicazione;
– Confisca;
– Esimente.
2. Prescrizione.
3. Cosa non è un modello organizzativo.
4. Realizzare un sistema di gestione in stile “ISO”:
– ISO 31000 (risk management);
– Integrabilità con ISO 9001, ISO 14001/EMAS, OHSAS 18001, SA 8000, etc.
5. Sistema disciplinare:
– Costruzione;
– Applicazione.
6. Codice Etico:
– Cos’è;
– Principi;
– Attuazione principi;
– Aggiornamento.
7. OdV (Organo di Vigilanza):
– Composizione;
– Attività e poteri;
– Spunti metodologici;
– Flussi informativi;
– Profili penali / civili;
– Tutela componenti OdV;
– Collegio sindacale vs OdV;
– Funzionamento attività OdV.
8. Test di verifica intermedio.
MODULO 3 – Audit e Fasi di realizzazione del Modello (durata 8 ore)
1. Audit:
– Caratteristiche professionali;
– Audit e OdV.
2. Fasi di realizzazione del modello.
3. Parte generale.
4. Parte speciale.
5. Formazione personale.
6. Reati presupposti:
– Autoriciclaggio;
– Reati ambientali;
– Reati contro la P.A.;
– Salute e sicurezza del lavoro;
– Reati informatici;
– Omicidio colposo;
– Lesioni personali colpose.
7. Esercitazione.
Formazione generale lavoratori
21/12/2011 (Rep. Atti n. 221/CSR) (G.U. n. 8 del 11-1-2012 ).
Il corso di formazione generale e informazione per i lavoratori è rivolto ai datori di lavoro che vogliono mantenere la propria azienda in regola con il decreto legislativo n.81/2008 e s.m.i. Il decreto obbliga, infatti, il datore di lavoro, a formare ed informare i lavoratori della sua impresa, sui rischi specifici dell’attività svolta all’interno dell’azienda. Il corso per la formazione e l’informazione del lavoratore si occupa di fornire tutte le nozioni principali sugli aspetti della sicurezza, obblighi da rispettare e divieti per la prevenzione dei possibili rischi presenti durante l’attività lavorativa.
– Accordo Stato – Regioni n.221 del 21 dicembre 2011;
– Accordo Stato – Regioni n.153 del 25 luglio 2012;
– Accordo Stato – Regioni n.128 del 07 luglio 2016.
– Concetti di rischio.
– Il Sistema istituzionale della prevenzione.
– I soggetti del Sistema di Prevenzione Aziendale secondo il D. Lgs. 81/2008: compiti, obblighi e responsabilità.
– Danno, Prevenzione, Protezione.
– Organizzazione della prevenzione aziendale.
– Diritti, doveri e sanzioni per i vari soggetti aziendali.
– Organi di vigilanza, controllo e assistenza.
HACCP - Rischio alto
– responsabili dell’industria alimentare e/o della qualità all’interno di un’azienda, nonché personale con responsabilità di sorveglianza, gestione di settore del processo;
– pasticceri e produttori di gelato artigianale, ovvero stabilimenti di prodotti d’uovo, gastronomici e dolciari;
– addetti all’industria conserviera;
– personale operante all’interno delle cucine per mense, ristoranti, pizzerie e similari, caseifici;
– addetti alle rosticcerie, gastronomie, personale addetto alle lavorazioni della pasta fresca, pastifici;
– addetti ai bar, tavola calda e lavorazioni prodotti da forno;
– addetti in stabilimenti di lavorazione carni e pesce;
– addetti manipolazione prodotti dietetici, per la prima infanzia e destinati ad una alimentazione particolare;
– allievi di scuola alberghiera addetti a lavorazioni non contemplate nell’elenco di cui sopra, che presentano, comunque, un rischio microbiologico significativo;
– addetti alla vendita presso esercizi commerciali (supermercati, salumerie, macellerie, pescherie, ecc.).
– D.P.R. 327/80; Reg. 178/2002;
– Reg. n.852-853-854-882/2004;
– Pacchetto Igiene.
– approccio globale ed integrato;
– responsabilità primaria agli operatori del settore alimentare;
– messa in atto della rintracciabilità;
– analisi del rischio alla base di ogni decisione;
– principio di precauzione;
– approccio orizzontale per tutti gli alimenti;
– considerazione di rischi particolari legati a specifici alimenti;
– eliminazione di molti dettagli tecnici;
– separazione dei testi relativi all’igiene, ai controlli ufficiali e agli aspetti di Sanità animale.
MODULO 1. Obiettivi e Normativa:
1. obiettivi e destinatari del corso;
2. accenni sulle principali norme in materia di alimenti.
MODULO 2. Tracciabilità e Valutazione dei Rischi:
1. tracciabilità e rintraccibilità degli alimenti;
2. analisi del rischio:
– il rischio alimentare;
– le proprietà dei microrganismi;
– meccanismi di contaminazione biologica degli alimenti;
– microrganismi patogeni.
MODULO 3. Igiene Individuale e dei Luoghi di lavoro:
1. comportamenti del personale:
– igiene della persona;
– procedure specifiche.
2. igiene del processo:
– diagrammi di flusso;
– ricevimento e stoccaggio;
– preparazione e cottura;
– conservazione a freddo e a caldo;
– riscaldamento e raffreddamento.
3. igiene ambientale:
– monitoraggio e lotta agli infestanti;
– smaltimento rifiuti;
– sanificazione.
MODULO 4. Autocontrollo:
1. procedure di autocontrollo:
– nomina del responsabile;
– analisi dei rischi;
– individuazione dei punti critici di controllo;
– analisi specifica delle problematiche delle varie aziende alimentari;
– analisi delle strutture edilizie e delle attrezzature.
MODULO 5. Sistema di gestione:
1. procedure di gestione del sistema:
– procedura di verifica delle non conformità;
– procedura di verifica delle emergenze;
– procedura di revisione del sistema stesso.
HACCP - Rischio Medio
– personale addetto alla sola somministrazione nelle mense;
– camerieri (personale di sala presso attività di ristorazione);
– personale addetto alla vendita dei prodotti ortofrutticoli ed al trasporto degli alimenti sfusi che necessitano di controllo della temperatura (ex art. 44, D.P.R. n. 327/80).
– D.P.R. 327/80;
– Reg. 178/2002;
– Reg. n.852-853-854-882/2004;
– Pacchetto Igiene.
– accenni alle specifiche norme di settore;
– igiene personale;
– igiene delle strutture e delle attrezzature;
– buone prassi di lavorazione relativamente alle specifiche mansioni.
MODULO 1. Obiettivi e Normativa:
1. obiettivi e destinatari del corso;
2. accenni sulle principali norme in materia di alimenti.
MODULO 2. Igiene Individuale e dei Luoghi di lavoro:
1. comportamenti del personale:
– igiene della persona;
– procedure specifiche.
2. igiene del processo:
– diagrammi di flusso;
– ricevimento e stoccaggio;
– preparazione e cottura;
– conservazione a freddo e a caldo;
– riscaldamento e raffreddamento.
3. igiene ambientale:
– monitoraggio e lotta agli infestanti;
– smaltimento rifiuti;
– sanificazione.
MODULO 3. Igiene delle strutture e delle attrezzature:
1. procedure di autocontrollo:
– analisi specifica delle problematiche delle varie aziende alimentari;
– analisi delle strutture edilizie e delle attrezzature.
MODULO 4. Buone prassi di lavorazione:
1. procedura di verifica delle specifiche mansioni.
Internal Auditor OHSAS 18001
– Acquisire le conoscenze e competenze necessarie per pianificare e condurre audit di prima e seconda parte sui sistemi di gestione per la qualità, in conformità alla norma OHSAS 18001
– Identificare eventuali non conformità o criticità del sistema e proporre adeguate azioni correttive
– Individuare e proporre opportunità di miglioramento
– D.P.R. 327/80;
– Reg. 178/2002;
– Reg. n.852-853-854-882/2004;
– Pacchetto Igiene.
– Introduzione ai Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza nei luoghi di lavoro
– Criteri e strumenti per l’individuazione dei rischi
– Documento della Valutazione dei Rischi
– La classificazione dei rischi in relazione alla normativa e le varie tipologie di rischio
MODULO 2
– La Documentazione del Sistema Dal D.Lgs. n. 81/2008 e s. m. e i. al Sistema di Gestione documentato
– Manuale e procedure Modelli di registrazione
MODULO 3
– La norma OHSAS 18001:2007
– La struttura della norma OHSAS 18001:2007 Requisiti generali e Politica della sicurezza Pianificazione, Obiettivi e programmi di miglioramento
– La struttura organizzativa (compiti, ruoli, responsabilità) La sensibilizzazione del personale alla sicurezza Controlli operativi e risposta alle emergenze
– Misurazione e sorveglianza delle prestazioni Investigazione sugli eventi della sicurezza
– Riesame del Sistema
MODULO 4
– Competenze, conoscenze e capacità richieste ad un auditor
– Introduzione agli audit Preparazione dell’audit Effettuare la verifica Condurre una verifica
– Non conformità e azioni correttive
MODULO 5
– Esame
– Domande teoriche
– Controllo di un manuale sulla sicurezza Rapporto di audit
– Casi studio
esercitazioni intermedie durante il percorso formativo.
Dott. Ficetola Vincenzo – Esperto Sistemi di Gestione e Auditor qualificato
Preposto
– Accordo Stato – Regioni n.221 del 21 dicembre 2011;
– Accordo Stato – Regioni n.153 del 25 luglio 2012;
– Accordo Stato – Regioni n.128 del 07 luglio 2016
Il corso viene svolto per il 50% delle ore in e-learning e il 50% in Aula. Il programma del corso formativo per il preposto svolto in modalità e-learning secondo quanto previsto dall’Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011, comprende gli argomenti da 1 a 5 del punto 5 del suddetto Accordo:
– Principali soggetti del sistema di prevenzione aziendale: compiti, obblighi, responsabilità;
– Relazioni tra vari soggetti interni ed esterni del sistema di prevenzione;
– Definizione ed individuazione dei fattori di rischio;
– Incidenti ed infortuni mancati;
– Tecniche di comunicazione e sensibilizzazione dei lavoratori, in particolare neoassunti, somministrati e stranieri.
Il percorso formativo dovrà essere completato e integrato con la frequenza di corsi frontali relativi agli argomenti 6, 7, 8 del punto 5 dell’Accordo Stato Regioni del 21 Dicembre 2011.
N.B. La formazione per il preposto non sostituisce ma integra quella prevista per i lavoratori così come previsto al punto 5 dell’Accordo Stato Regioni del 21 dicembre 2011.
– Dirigenti e Preposti
– I soggetti del sistema di prevenzione aziendale
– I soggetti del sistema di prevenzione aziendale 2
– I modelli di organizzazione e gestione
– Responsabilità civile penale e tutela assicurativa
– Contenuti del DVR
– Valutazione dei rischi
– La valutazione del rischio come conoscenza del sistema di organizzazione aziendale
– DUVRI
– DPI
– Prevenzione rischi infortuni
– I contenuti minimi di PSC POS e PSS
– Infortuni in occasione di lavoro
– Partecipazione dei lavoratori
– Sistema qualificazione imprese
– Tecniche di comunicazione in tema di sicurezza lavoro
– Ruolo dell’informazione e della formazione
07/07/2016).
SPP-Datore di lavoro rischio basso
– Accordo Stato – Regioni n.221 del 21 dicembre 2011;
– D.M. 16.01.1997;
– D.lgs. 195/03;
– Accordo Stato – Regioni n.128 del 07 luglio 2016
– Il sistema legislativo in materia di sicurezza dei lavoratori
– La responsabilità civile e penale e la tutela assicurativa
– La «responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni, anche prive di responsabilità giuridica» ex D.Lgs. n. 231/2001, e s.m.i.
– I soggetti del sistema di prevenzione aziendale (D.lgs 81/08, compiti, obblighi, responsabilità
– I sistemi di qualificazione delle imprese
– Il sistema istituzionale della prevenzione
Modulo 2 – MODULO GESTIONALE – Gestione e organizzazione della sicurezza
– I criteri e gli strumenti per l’individuazione e la valutazione dei rischi;
– La considerazione degli infortuni mancati e delle modalità di accadimento degli stessi;
– La considerazione delle risultanze delle attività di partecipazione dei lavoratori;
– Il documento di valutazione dei rischi (contenuti, specificità e metodologie);
– I modelli di organizzazione e gestione della sicurezza;
– Gli obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opera o di somministrazione;
– Il documento unico di valutazione dei rischi da interferenza;
– La gestione della documentazione tecnico amministrativa;
– L’organizzazione della prevenzione incendi, del primo soccorso e della gestione delle emergenze.
Modulo 3 – MODULO TECNICO: Individuazione e valutazione dei rischi
– I principali fattori di rischio e le relative misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione:
– Movimentazione carichi -Microclima
– Rumore
– Macchine
– Chimico
– Biologico
– Il rischio da stress lavoro-correlato;
– I rischi ricollegabili al genere, all’età e alla provenienza da altri paesi;
– I dispositivi di protezione individuale;
– La sorveglianza sanitaria.
Modulo 4 – MODULO RELAZIONALE: formazione e consultazione dei lavoratori
– L’informazione, la formazione e l’addestramento;
– Le tecniche di comunicazione;
– Il sistema delle relazioni aziendali e della comunicazione in azienda;
– La consultazione e la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
– Natura, funzioni e modalità di nomina o di elezione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
RSPP-Datore di lavoro rischio medio
– Accordo Stato – Regioni n.221 del 21 dicembre 2011;
– D.M. 16.01.1997;
– D.lgs. 195/03;
– Accordo Stato – Regioni n.128 del 07 luglio 2016
– Il sistema legislativo in materia di sicurezza dei lavoratori
– La responsabilità civile e penale e la tutela assicurativa
– La «responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni, anche prive di responsabilità giuridica» ex D.Lgs. n. 231/2001, e s.m.i.
– I soggetti del sistema di prevenzione aziendale (D.lgs 81/08, compiti, obblighi, responsabilità
– I sistemi di qualificazione delle imprese
– Il sistema istituzionale della prevenzione
Modulo 2 – MODULO GESTIONALE – Gestione e organizzazione della sicurezza
– I criteri e gli strumenti per l’individuazione e la valutazione dei rischi;
– La considerazione degli infortuni mancati e delle modalità di accadimento degli stessi;
– La considerazione delle risultanze delle attività di partecipazione dei lavoratori;
– Il documento di valutazione dei rischi (contenuti, specificità e metodologie);
– I modelli di organizzazione e gestione della sicurezza;
– Gli obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opera o di somministrazione;
– Il documento unico di valutazione dei rischi da interferenza;
– La gestione della documentazione tecnico amministrativa;
– L’organizzazione della prevenzione incendi, del primo soccorso e della gestione delle emergenze.
Modulo 3 – MODULO TECNICO: Individuazione e valutazione dei rischi
– I principali fattori di rischio e le relative misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione:
– Movimentazione carichi -Microclima
– Rumore
– Macchine
– Chimico
– Biologico
– Il rischio da stress lavoro-correlato;
– I rischi ricollegabili al genere, all’età e alla provenienza da altri paesi;
– I dispositivi di protezione individuale;
– La sorveglianza sanitaria.
Modulo 4 – MODULO RELAZIONALE: formazione e consultazione dei lavoratori
– L’informazione, la formazione e l’addestramento;
– Le tecniche di comunicazione;
– Il sistema delle relazioni aziendali e della comunicazione in azienda;
– La consultazione e la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
– Natura, funzioni e modalità di nomina o di elezione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
RSPP-Datore di lavoro rischio alto
D.lgs. 81/08 è fornire conoscenze e metodi ritenuti indispensabili per affrontare e risolvere le problematiche connesse all’attuazione e alla gestione della sicurezza e salute sul lavoro. Sviluppare capacità analitiche (formazione per l’individuazione dei rischi), progettuali (formazione per la riduzione o l’eliminazione dei rischi), decisionali (scelta di interventi preventivi adeguati).
– Accordo Stato – Regioni n.221 del 21 dicembre 2011;
– D.M. 16.01.1997;
– D.lgs. 195/03;
– Accordo Stato – Regioni n.128 del 07 luglio 2016
– Il sistema legislativo in materia di sicurezza dei lavoratori
– La responsabilità civile e penale e la tutela assicurativa
– La «responsabilità amministrativa delle persone giuridiche, delle società e delle associazioni, anche prive di responsabilità giuridica» ex D.Lgs. n. 231/2001, e s.m.i.
– I soggetti del sistema di prevenzione aziendale (D.lgs 81/08, compiti, obblighi, responsabilità
– I sistemi di qualificazione delle imprese
– Il sistema istituzionale della prevenzione
Modulo 2 – MODULO GESTIONALE – Gestione e organizzazione della sicurezza
– I criteri e gli strumenti per l’individuazione e la valutazione dei rischi;
– La considerazione degli infortuni mancati e delle modalità di accadimento degli stessi;
– La considerazione delle risultanze delle attività di partecipazione dei lavoratori;
– Il documento di valutazione dei rischi (contenuti, specificità e metodologie);
– I modelli di organizzazione e gestione della sicurezza;
– Gli obblighi connessi ai contratti di appalto o d’opera o di somministrazione;
– Il documento unico di valutazione dei rischi da interferenza;
– La gestione della documentazione tecnico amministrativa;
– L’organizzazione della prevenzione incendi, del primo soccorso e della gestione delle emergenze.
Modulo 3 – MODULO TECNICO: Individuazione e valutazione dei rischi
– I principali fattori di rischio e le relative misure tecniche, organizzative e procedurali di prevenzione e protezione:
– Movimentazione carichi -Microclima
– Rumore
– Macchine
– Chimico
– Biologico
– Il rischio da stress lavoro-correlato;
– I rischi ricollegabili al genere, all’età e alla provenienza da altri paesi;
– I dispositivi di protezione individuale;
– La sorveglianza sanitaria.
Modulo 4 – MODULO RELAZIONALE: formazione e consultazione dei lavoratori
– L’informazione, la formazione e l’addestramento;
– Le tecniche di comunicazione;
– Il sistema delle relazioni aziendali e della comunicazione in azienda;
– La consultazione e la partecipazione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza;
– Natura, funzioni e modalità di nomina o di elezione dei rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza.
Web Master
– Un po’ di storia
– Tipologie di reti
– La pila ISO/OSI
– Protocollo TCP/IP
MODULO 2: Che cos’è il World Wide Web (8 ore)
– World Wide Web
– Protocollo http
– Principali Linguaggi del Web
– Principali CMS
MODULO 3: Strumenti di lavoro (8 ore)
– Client di sviluppo
– Domini e Hosting
– Client FTP
MODULO 4: Creazione Siti web HTML e CSS (48 ore)
– Linguaggio HTML
– Impaginare con l’HTML: Testi, Tabelle, Liste, Immagini e Link, iframe, Form
– Esercizi
– Linguaggio CSS
– Linguaggio CSS: Tipi di lunghezze
– Linguaggio CSS: Per Iniziare
– Linguaggio CSS: Font
– Linguaggio CSS: Posizionamento
MODULO 5: Linguaggio java script (24 ore)
– Linguaggio java script
– Linguaggio java script: Istruzioni
– Linguaggio java script: Finestre di dialogo
– Linguaggio java script: Funzioni
– Linguaggio java script: Oggetti
– Linguaggio java script: Eventi
– Linguaggio java script: Form
– Esercizio
MODULO 6: Progettare Base di Dati (16 ore)
– Ciclo di vita
– Progettazione Data Base
– Modello E-R
– Modello Logico
– Esercizio
MODULO 7: Linguaggio SQL con MySQL (16 ore)
– Concetti generali
– Introduzione Data Base Relazionali
– Vincoli d’integrità
– SQL
– SQL:Tabelle
– Interrogazioni SQL
– SQL: Manipolazione dati
– Interrogazioni SQL
– Manipolazione Dati SQL
MODULO 8: Linguaggio di programmazione Server-side PHP (90 ore)
– Introduzione a PHP
– Cos’è PHP
– Web Server
– Dichiarazione variabili
– Operatori in PHP
– Funzioni sulle stringhe
– Array
– Controllo del flusso
– Cookie e Sessioni in PHP
– Cookie
– Session
– PHP e MySQL
– Creare DataBase
– Connessione DataBase
– Stampare dati DataBase
– Inserimento/Modifica/Cancellazione
– Autenticazione
– Chiavi Esterne
– Esercitazione
MODULO 9- SEO (24 ore)
– Come ragionano i motori di ricerca
– Nozioni SEO
– Ottimizzazione On-site
– Ottimizzazione Off-site
– URL Rewriting
– Espressioni Regolari
MODULO 10: Photoshop (8 ore)
– Introduzione
– Immagini/File
– Gestione Colori
– Trasformazione Immagine
– Disegnare
– Filtri
– Tipografia